Una modernità quella delle opere di Vito Spada, che nasce da quell’impeto creativo che vuole affermare una personalità artistica innovativa, che sappia apprendere dalle tradizioni, ma anche guardare al futuro. Il fatto di modulare il gesto pittorico attraverso l’utilizzo della spatola certe volte, e quello del pennello altre, consente di giocare con la matericità del colore, con la sua densità e la sua corposità alternando la percezione che si può avere delle sue opere in base proprio a queste caratteristiche.

Le geometrie sono evidenti e nonostante la simmetria e l’ordine di alcune sue composizione, le sue opere non sono mai ripetitive o piatte, anzi sono dotate di un dinamismo meccanicistico intrinseco proprio al pensiero del maestro e ai suoi dipinti. Il suo talento tecnico gli consente quindi di avvalorare quel linguaggio segnico che utilizza, mettendo in evidenza quegli aspetti della sua produzione artistica che vanno oltre l’accettazione e l’apprezzamento estetico ma che piuttosto si avvicinano ad un territorio più emozionale e che riguarda la sfera percettiva.

Il suo modo di dipingere richiama all’attenzione dell’astante l’idea di una profonda ricerca stilistica celata dietro ogni pennellata, che spiegherebbe come l’astrazione della realtà da parte di Spada non sia una semplificazione della stessa ma solo un’interpretazione diversa, dove la sostanza rimane identica ma l’apparenza muta, offrendo immaginifici spunti per una lettura dell’immagine profonda e corretta.

Sandro Serradifalco

Editore Effetto Arte